Il codice IBAN, acronimo di International Bank Account Number, serve a effettuare pagamenti rapidi e sicuri in Italia e all’estero. Questo codice è univocamente associato alle persone e/o alle Aziende (in generale a tutte le attività economiche Pubbliche e Private) e al loro rapporto di conto corrente di pagamento. E’ formato da 27 caratteri (lettere e numeri) e identifica il Paese, la banca, la filiale e numero del rapporto di conto.
In Italia ha una lunghezza di 27 caratteri (ma la lunghezza dipende dalla nazione e può essere costituito da un massimo di 34 caratteri). I primi due identificano lo stato (‘IT’ per Italia), gli ultimi 12 identificano il Conto Corrente. La quinta posizione è sempre una lettera dell’alfabeto e identifica il CIN.
Ad esempio, i primi due caratteri di un IBAN italiano sono “IT”. Seguono poi, in ordine, il codice di controllo regolarità (detto anche numeri o cifre di controllo), il codice CIN, l’ABI e il CAB e, infine, il numero del conto corrente (C/C).
E’ sicuro rendere pubblico il proprio IBAN in quanto non ci mette a rischio di truffe. Anche nel caso in cui il nostro IBAN dovesse arrivare nelle mani di qualche malintenzionato, questo potrebbe al massimo effettuare un pagamento in nostro favore.
Quando il conto corrente formato da meno di dodici caratteri, viene fatto precedere da un certo numero di zeri. Il codice BBAN (Basic Bank Account Number) consta invece di ventitré cifre, dal codice ABI all’ultima cifra del numero di conto corrente: A (CIN) 12345 (ABI) 67890 (CAB) 123456789012.
il codice CIN (acronimo di Control Internal Number) è un carattere di controllo, che serve a rilevare eventuali errori nella trascrizione dei numeri successivi; il codice ABI identifica la Banca a cui appartiene il conto corrente; il codice CAB caratterizza la filiale.